Lo sport velico come scuola di vita.
Nasce dalla collaborazione tra Cagliari e Roma il nuovo progetto Odisseo, organizzato dal terapeuta Michele Vargiu, dal pedagogista Alessandro Marini (entrambi della cooperativa GrigioAzzurra), dalla psicologa Isabella Fiume (Associazione di volontariato Proximate) dallo skipper Giancarlo Simeoli (ds della sezione sport acquatici dell’Aeronautica Militare).
L’iniziativa coinvolgerà i ragazzi tra i 15 e i 18 anni inseriti nel circuito penale, messi alla prova o allontanati dalla famiglia.
“Il progetto, che richiama il faticoso viaggio di Ulisse”, ha spiegato la coordinatrice Isabella Fiume “nasce dai punti in comune tra noi e i colleghi di Cagliari. Non si tratta di velaterapia, ma di veri e propri gruppi educativi in barca a vela. L’obiettivo è di mettere i ragazzi in una situazione diversa da quella normalmente reale per ricreare l’idea di casa itinerante”.
La barca a vela è vista come una società in cui ognuno ha un compito utile per il raggiungimento di un obiettivo comune e realizzandolo aumenta la propria autostima.
“Se le situazioni e i ragazzi lo permetteranno sarebbe bello poter fare un’uscita di due giorni. In questo caso sarebbe possibile vedere atteggiamenti e comportamenti diversi”, ha concluso Isabella Fiume.
Il progetto partirà a Settembre. E’ prevista una intensiva settimana di attività. Le uscite giornaliere in barca saranno precedute da una fase educativa a terra che si svolgerà nel Centro Polifunzionale Sinergie a Domusnovas, preso in gestione dalla Cooperativa GrigioAzzurra che si sta occupando di riqualificare l’ex centro benessere in disuso.
Giulia Gessa
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